Le condizioni atmosferiche, in tutti i loro aspetti, influenzano profondamente le attività umane; in alcuni casi i fenomeni atmosferici assumono carattere di particolare intensità e sono in grado di costituire un pericolo, cui si associa il rischio di danni anche gravi a cose o persone. Si parla allora, genericamente, di “condizioni meteorologiche avverse”. È importante distinguere i rischi dovuti direttamente ai fenomeni meteorologici da quelli derivanti, invece, dall’interazione degli eventi atmosferici con altri aspetti che caratterizzano il territorio o le attività umane (rischio idrogeologico ed idraulico).
(cit. http://www.protezionecivile.gov.it)
Il rischio non può essere completamente eliminato; tuttavia lo si può ridurre fino a raggiungere una soglia definita “di rischio accettabile”. Il margine di rischio che rimane a seguito delle opere di mitigazione viene definito “rischio residuo”. A tale proposito, le strutture di protezione civile hanno l’obiettivo di mitigare l’impatto generato dal rischio residuo attraverso una efficace attività di allertamento ed una efficiente azione di risposta in caso di criticità in atto.
L’eterogeneità dei caratteri geomorfologici ed idrografici del territorio della regione Puglia implica tipologie di rischio strettamente correlate all’area geografica considerata. In considerazione di questo, il territorio regionale è stato suddiviso in Zone di allerta, in funzione del rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico.